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DANIELE CABRI
AD LUNAM

L’artista Daniele Cabri, il cui sentire interiore percepisce molto vicino a quell’Antonio Ligabue conosciuto giovanissimo tramite lo sceneggiato televisivo interpretato da Flavio Bucci, trae la primigenia forza creatrice per le sue opere dall’attaccamento carnale alle sue origini – la frazione di Guiglia (MO) chiamata Rocchetta, la sua Heimat.

Nel pensiero e nell’agire di Cabri c’è, costante, oltre all’elemento “sciamanico” richiamato nel testo critico, il riferimento a Rocchetta e alla propria infanzia – anzi: all’Infanzia -; età incorrotta, alla quale tendere con il suo lavoro d’artista tenace, originalissimo e di rara profondità.

Tutto il fare artistico dell’autore, del quale la mostra in oggetto è parte consistente, inizia da lì, dalla memoria. Il suo lavoro, su pelli animali,  è un tentativo doloroso e al tempo stesso necessario di salvare dall’oblio, ritraendole,  le persone, gli animali e gli oggetti del borgo natio dei propri genitori. Necessario perché, come scriveva José Saramago ne “I quaderni di Lanzarote”: La memoria è una statua di argilla. Il vento passa e, a poco a poco, le porta via particelle, granelli, cristalli. […] Minuto dopo minuto, quello che era non è più e della statua non resterebbe altro che una sagoma informe, se pure un minuto dopo l’altro non continuassimo a restaurare, a memoria, la memoria.

La mostra, con oltre 70 opere realizzate con pirografo e fiamma ossidrica su pelli animali, si configura, scrive Maria Chiara Wang nel testo critico,

“come un cammino iniziatico che conduce il proprio pubblico al sommo fine, attraverso ostacoli e momenti di raccoglimento.

AD LUNAM è uno slancio, una tensione, un proposito, è sia la direzione da seguire, che la meta.

È anche il racconto di un viaggio che, partendo dalla raffigurazione della vita brulicante di paese – quella dei personaggi del ciclo Quando eravamo amabili selvaggi… -, dopo un ritrovato contatto con la Terra e con sé stessi all’interno della Latebra, giunge alla volta celeste con l’installazione La Giostra delle Lune.

AD LUNAM è un percorso ammantato di un sentore esoterico: Daniele Cabri, come uno sciamano, affida alla propria arte un potere taumaturgico e terapeutico, secondo un approccio che è frutto dell’influenza che le teorie di Alejandro Jodorowsky, unitamente alla pratica dei suoi atti psicomagici, hanno avuto nella vita dell’artista.”

 

Opere disponibili

Scarica il COMUNICATO STAMPA
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Il Resto del Carlino- Bologna 15 ottobre 2021
Corriere della Sera- Bologna 15 ottobre 2021

INFO BREVI

Daniele Cabri
Ad lunam
a cura di Elisabetta Roncati e Maria Chiara Wang
15 ottobre > 20 novembre 2021
051 265517  
galleria@studiocenacchi.com