
FIERA
ArtVerona 2025
Artisti:
AUGUSTO GADEA, ALESSANDRO SATURNO
Info:
PAD. 11 STAND/BOOTH P09 – SEZIONE PITTURA ORA
Date:
VENERDÌ 10 OTTOBRE 10.00 – 14.00 PREVIEW VIP/PRESS
Ingresso visitatori:
VENERDÌ 10 OTTOBRE 14.00 – 19.00
SABATO 11 OTTOBRE 11.00 – 19.00
DOMENICA 12 OTTOBRE 11.00 – 19.00
Progetto Art Verona 2025
Il progetto espositivo, presentato per “Art Verona 2025” da Galleria Studio Cenacchi, ha la Natura come luogo d’incontro e relazione tra i due artisti Augusto Gadea e Alessandro Saturno.
La Natura percepita attraverso la lente della pittura, il suo linguaggio e la sua storia. Una storia che, nel suo evolversi, ha determinato la creazione di un vero e proprio genere e, in modo più ampio, una categoria concettuale: quella del Paesaggio.
Nella ricerca dei due artisti, ognuna con le sue peculiarità, il Paesaggio è inteso come spazio di memorie e immaginazione, di ricognizione sull’essenza dell’essere umano. Non un semplice genere pittorico quindi, ma uno sguardo sulla Natura che diventa indagine interiore. Un racconto della contemporaneità che ci ricorda, al di là di tutte le distanze e le barriere culturali, che l’essere umano è ancora parte della Natura. Oltre il disastro, oltre la crisi climatica e le catastrofi ambientali, i due artisti sono spinti da un’aspirazione verso l’Origine che non può che condurci, attraverso un viaggio ancestrale, agli elementi della Natura.
Augusto Gadea si concentra sull’elemento Terra, che diventa pigmento, sentimento e colore che costituisce il suo veicolo pittorico e simbolico. Suggestioni mitiche rivivono nella sua ricerca che fa della materia Terra l’elemento che in tanti racconti della creazione plasmò l’essere umano. Dal magma della terra si scende verso qualcosa di intimo che lotta con il caos e fa della gravità la forza che ci rende vivi e ancorati alla pelle del mondo.
Nei suoi paesaggi si possono osservare segni, tracce e sedimenti come stratificazioni geologiche che aprono scenari lungo passaggi di tempo, tra passato, presente e futuro.
Per Alessandro Saturno l’Essere fluttua come una nuvola e si muove costantemente, si infrange e modifica confini come il mare. La sua ricerca, infatti, si concentra sull’elemento Acqua, sostanza inafferrabile e vitale al tempo stesso. L’Acqua diventa metafora del mutamento e un varco verso l’altrove, che lascia immaginare spazi ignoti celati negli abissi o che frammenta e scompone il mondo attraverso i riflessi sulla sua superficie.
Nei suoi paesaggi possiamo contemplare moti ondosi e l’addensarsi di nubi attraversate dalla luce del crepuscolo o dell’alba, momenti di passaggio e transizione tra il buio e la luce.











