DIEGO MACRÌ
Professore presso la Facoltà di Ingegneria di Reggio Emilia, è nato a Scilla, Reggio Calabria nel 1947. In quegli anni il padre è trasferito a Roma dove diventa presto amico di pittori e scultori, in particolare Renato Guttuso, Mario Schifano, Tano Festa, Giulio Turcato, Tancredi Parmeggiani, Giuseppe Mazzullo.
L’interesse per le immagini si sviluppa così “naturalmente”, seguendo il padre nei suoi itinerari pomeridiani fra gli studi dei pittori e le gallerie di via del Babbuino.
Quel lungo periodo formativo di esposizione “passiva” alle opere di molti artisti lo abitueranno ad apprezzare le arti visive, con le quali diventa familiare attraverso la consuetudine, la ripetizione dell’osservazione, l’esercizio sistematico dello sguardo, i rilievi critici che ascolta.
Inizia a fotografare a dodici anni con una piccola Ducati 18×24 mm.
Si laurea a Roma in ingegneria. Ama la Pop Art e dopo la laurea dipinge per cinque anni composizioni non figurative a olio. Dal 1976 vive a Bologna, dove riprende a fotografare in modo continuo dal 2006.
Le sue immagini poggiano su quel filo sottile che separa fra loro verità e artificialità, che le attuali tendenze artistiche propendono per fondere nel nuovo concetto di realtà, generato dal mondo visivo ingannevole, ambiguo e ibrido del nostro quotidiano postmoderno.
Presso Galleria Studio Cenacchi ha esposto nella personale Fictionalism (2017)