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GIAN BUTTURINI
FROM LONDON TO FREE DERRY

GIAN BUTTURINI: FROM LONDON TO FREE DERRY.
La mostra, a cura di Gigliola Foschi e promossa dall’Associazione Gian Butturini, è una mostra in difesa della libertà di parola, immagine, pensiero. Una mostra contro una cancel culture che, senza confronto e senza discussione, nella liberale Inghilterra ha fatto ritirare dal commercio il libro fotografico London by Gian Butturini (Damiani editore 2017, ristampa del volume pubblicato nel 1969) e infangato la figura di un uomo che per tutta la vita si era impegnato contro ogni forma di razzismo e ingiustizia.  

L’esposizione presenta alcune tra le foto più significative dei libri di Gian Butturini dedicato alla Londra di fine anni ’60 e ai troubles dell’Irlanda del Nord. Un conflitto, quest’ultimo, che l’autore fotografa una settimana dopo il Bloody Sunday: la strage compiuta nel gennaio del 1972. 

L’esposizione è inoltre arricchita da alcune opere, sempre realizzate negli anni Settanta, dove Gian Butturini (fotografo, ma anche grafico e interior designer), a partire da noti fumetti dell’epoca interviene con colori e scritte oppositive e graffianti. Tali opere, dove Batman e Nembo Kid si trasformano in profeti della controcultura, intendono stravolgere, in modo provocatorio, i significati proposti dalla cultura dominante dell’epoca.  La scelta di inserire in mostra tali opere non è casuale perché, anche grazie ad esse, si può comprendere appieno l’operazione altrettanto ironica, che sorregge il libro London.

LONDON BY GIAN BUTTURINI.
L’impostazione volutamente provocatoria di Gian Butturini è diventata fonte di un tragico fraintendimento che ha portato al ritiro del libro London (non più diffuso attraverso i normali canali distributivi il volume può essere acquistato in galleria o scrivendo all’Associazione Gian Butturini aggiungendo i costi di spedizione). “London by Gian Butturini” è un libro rivoluzionario nei contenuti perché racconta la Londra di fine anni Sessanta, da una prospettiva nuova e non patinata. È un tour tra giovani della Swinging London, ragazze in minigonna, immigrati, neri, emarginati, abitanti della City. Il libro è rivoluzionario anche nella forma: l’autore tratta le sue immagini liberamente sulla base del messaggio che intende veicolare: le ritaglia, le scurisce, le sgrana, le accosta a segni grafici o a testi come un brano del Vangelo di Luca o alcuni versi di una poesia di Allen Ginsberg. Gian Butturini accosta il volto inquieto di un hippie con quello serioso di un finanziere della City; un homeless su fondo bianco emerge potente e dignitoso accanto alla fotografia di una signora elegante che stringe tra le mani una lussuosa “Collectors Guide”.

GIAN BUTTURINI: IL DITTICO DONNA NERA – GORILLA E LA CANCEL CULTURE.
Di spiazzamento in spiazzamento, Gian Butturini fotografa con pietas ed empatia una nera chiusa in un gabbiotto di vetro della metropolitana e la pone di fianco a un gorilla che, da dietro le sbarre dello zoo di Londra, «riceve con dignità imperiale sul muso aggrottato le facezie e le scorze lanciategli dai suoi nipoti in cravatta» – come scrive Gian Butturini nel libro stesso per chiarire il senso di tale dittico: puntare il dito contro ogni forma di mortificazione e segregazione razziale o sociale. Lei è chiusa nella prigione invisibile del suo lavoro routinario, lui in quella dello zoo. A distanza di anni il celeberrimo Martin Parr scopre per caso il libro London nella edizione del 1969, e si accorge di avere tra le mani «un gioiello trascurato». Oltre ad altre iniziative convince l’editore Damiani a ripubblicare il libro nel 2017, con una sua prefazione. Poi il disastro: una giovane afrobritannica, ricevuto in dono il volume, travisa le ultime due fotografie prima citate e le interpreta come un’orrenda e razzista equazione donna nera = scimmia. Nella stagione incendiaria dei Black Lives Matter, del politicamente corretto e dell’ideologia woke, lancia su twitter un anatema che subito dilaga sui social e si trasforma in una valanga talmente violenta da spingere Martin Parr (nel luglio del 2020) a dimettersi dal Bristol Photo Festival e a chiedere il ritiro del libro.

GIAN BUTTURINI: BLOODY SUNDAY.
Che Gian Butturini fosse un autore proteso a trasformare le sue fotografie in una testimonianza contro le ingiustizie lo testimoniano anche le immagini del foto libro “Dall’Irlanda dopo Londonderry”. L’autore questa volta si impegna in un foto-reportage classico a documentare quanto sta accadendo in quei tragici giorni, mettendosi dalla parte di chi soffre. In questa atmosfera perennemente cupa e minacciosa, tra barricate, cavalli di frisia, fili spinati, soldati con il mitra sempre imbracciato e auto bruciate, Gian Butturini ritrae anche con simpatia e partecipazione tanti bambini, vittime innocenti che si trovano a crescere in una situazione di conflitto e miseria.
 

GIAN BUTTURINI: NOTA BIOGRAFICA:
Gian Butturini (1935 – 2006) Fotoreporter internazionale, poliedrico artista della comunicazione, si afferma da giovane a Brescia come designer e architetto d’interni.
Nel 1969 pubblica London by Gian Butturini; nel 2017 esce il reprint del libro (Damiani editore) con prefazione di Martin Parr.
Ha realizzato quaranta libri fotografici tra i quali Cuba 26 Luglio, Dall’Irlanda dopo Londonderry, Tu Interni Io Libero con Franco Basaglia, C’era una volta il Muro, DONNE lo sguardo, le storie introduzione di Carla Cerati e due volumi dedicati alla storia cilena. Nell’autobiografico DAIQUIRI (Edizioni Mimesis) ha narrato le cronache dei reportage.
Sue foto sono state esposte in Strange and Familiar al Barbican Centre londinese, alla Manchester Art Gallery e a Somerset House per PHOTO LONDON 2018.
In qualità di regista ha prodotto documentari tra i quali Crimini di Pace con musiche di Luigi Nono e Bologna, 10.15 strage, il film Il Mondo degli Ultimi con Lino Capolicchio premiato in Festival internazionali.
Il lascito culturale dell’autore è attualmente promosso dalla Associazione Gian Butturini.

Scarica il comunicato stampa
(English version)

Opere disponibili

 

Il Resto del Carlino – Bologna 26 marzo 2021
La Repubblica – Bologna 27 marzo 2021
Corriere della Sera – Bologna 30 marzo 2021
Corriere della Sera – Bologna 26 maggio 2021
Discorsi Fotografici 31 marzo 2021
Immaginare dal vero 31 marzo 2021
Espoarte 1 aprile 2021
Gente di fotografia (numero 76) maggio 2021

27 marzo – 12 giugno 2021

È disponibile in galleria il libro London by Gian Butturini

 

27 marzo ore 17,00
Inaugurazione in diretta
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7 aprile ore 21,00
Approfondimento sulla mostra
con
Laura De Marco, docente, fondatrice Spazio Labò, Bologna
Gianluca Cettineo, scrittore, autore di libri sull’Irlanda
Daniele De Luigi, curatore Fondazione Modena Arti Visive
Gigliola Foschi, curatrice della mostra
Marta e Tiziano Butturini, figli dell’autore, responsabili dell’Archivio Gian Butturini
Jacopo Cenacchi, fondatore di Galleria Studio Cenacchi
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25 maggio ore 11,00
Il mondo dell’immagine e la cancel culture
con
Martin Parr
(testimonianza scritta)
Matteo Bergamini, giornalista, Direttore Responsabile di Exibart
Marta e Tiziano Butturini, Associazione Gian Butturini
Giuseppe Culicchia, scrittore
Denis Curti, Direttore artistico Casa dei Tre Oci
Gigliola Foschi, Curatrice della mostra From London to free Derry
Federico Montaldo, Avvocato e critico fotografico
Jacopo Cenacchi, fondatore di Galleria Studio Cenacchi 
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