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OPEN TOUR 2019

Open Tour è una festa dell’arte lunga una settimana, dal 17 al 22 giugno, con la quale l’Accademia di Belle Arti di Bologna si apre all’esterno e “invade” numerose sedi e spazi espositivi e culturali cittadini, proponendo al pubblico l’occasione di scoprire e apprezzare i risultati dell’attività che studenti e docenti svolgono nelle aule.

La galleria Studio Cenacchi partecipa alla manifestazione con una mostra collettiva “CROCEVIA“, a cura della Prof.ssa Beatrice Buscaroli.

“Puntasecca, acquaforte, acquatinta, calcografia, xilografia, litografia, serigrafia. Non sono che alcuni, e i più comuni nomi con cui si indica l’arte dell’“incidere” una matrice che dà luogo a una tiratura. Sono i nomi che compongono l’universo complesso della “grafica d’arte”, che a Bologna ha avuto maestri indiscussi in Giorgio Morandi e in Luciano De Vita.

Una tradizione che nel corso degli anni si è arricchita di ricerche, di sperimentazioni, di vere e proprie contaminazioni che hanno permesso agli studenti dell’Accademia di Belle Arti di Bologna di raggiungere una densità espressiva decisamente sorprendente. A testimonianza del fatto che anche nell’utopia della moltiplicabilità, della riproducibilità, la creatività artistica non solo non scompare, ma anzi richiede un controllo e una verifica progettuale intensissima. Se non altro per il fatto che ogni graphé sulla matrice è irreversibile.

Una sorta di “primavera” che, dunque, ha dato luogo a un territorio dai confini sempre più incerti, sempre più ambigui, sempre più capace di generare soluzioni formali che hanno esaltato la presenza di una tradizione che si rinnova.”
Beatrice Buscaroli, maggio 2019

In esposizione i lavori di nove studenti dei corsi delle prof.sse Maria Agata Amato, Manuela Candini, Annamaria Stanghellini:

Sahar Akrami: Donne, incisioni (Toner Transfer)
Greta Bonfiglioli: La regina degli zingari, libro d’artista (Monotipie su lastre di zinco)
Luca Degli Esposti: Discissioni, libro d’artista (Puntasecca su tetrapack)
Elisa Negroni: Movimenti, incisioni (acquatinta su zinco)
Gabriella Presutto: Tessere la cura, libro d’artista (gaufrage)
Amirah Suboh: Senza titolo, incisioni (acquaforte e vernice molle)
Eleonora Terzi: Garanzia, incisione (acquatinta e tecniche miste)
Rachele Turini: Come fosse pagliuzza, incisioni (acquaforte)
Along Wang: Distanza di libertà, incisioni (mix media)

Una giuria, composta da Lorenzo Balbi, direttore artistico del MAMbo, dalla collezionista Paola Giovanardi Rossi e da Simone Menegoi, direttore artistico ArteFiera, vaglierà i lavori esposti ed assegnerà due distinti premi: Premio della Critica, finanziato da Banca di Bologna, attribuito ad un’opera che verrà acquisita dalla stessa banca, e Premio dei Collezionisti, finanziato da un gruppo di collezionisti d’arte bolognese, che premierà una seconda opera che entrerà a far parte della collezione dedicata ai giovani emergenti del MAMbo.