Daniele Cabri | Quando eravamo amabili selvaggi secondo Jusfin
cuoio inciso a fuoco e carteggiato,
cm 123 x 73, 2017
Euro 1.600
L’opera esposta dell’artista modenese Daniele Cabri, fa parte di un ciclo chiamato Quando eravamo amabili selvaggi. Si tratta di un lavoro durato anni e composto da oltre una settantina di opere incise a fuoco su pelle animale e dedicate alla memoria del paese natio dei suoi genitori: Guiglia (MO). Cabri ha ritratto in queste pelli lavorate con pirografo e fiamma ossidrica tutti gli abitanti di una piccola frazione di Guiglia, gli animali domestici, quelli selvatici, gli oggetti della vita quotidiana. Il supporto scelto è decisivo per la sua poetica: Il segno lasciato sulle pelli rappresenta come un tatuaggio sulla propria stessa pelle, un modo per trattenere su di sé tutta la memoria di questo piccolo borgo, di chi lo abita e di chi lo ha abitato.
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